Il nome 

Libera Coralità Clesiana, per tutti più comunemente e semplicemente "Coralità Clesiana" è una formazione corale maschile a 4 voci pari (TTBB) con sede a Cles (TN), attiva da oltre 25 anni.

Il logo che li rappresenta è uno stilema della Tabula Clesiana (documento del 46 d.c. di riconscimento della cittadinanza romana da parte di Claudio Tiberio Imperatore agli anauni, abitanti della Val di NON)


LIBERA coralita' clesiana - LA STORIA

IL PROGETTO

Correva l'autunno del del 1998 e quel gruppo di amici, neofiti in fatto di musica e cori, che non perdeva occasione per (provare) a intonare canti, nelle baite e nei rifugi durante le gite in montagna, nei bar dopo gli allenamenti e per finire nelle cjanve (cantine) nei dopo gita e nei dopo (dopo) allenamenti decise di dire provare a dare un senso a questa passione.
Fù cosi che si misero in contatto con il Maestro Tullio Lorenzoni, direttore di coro di lungo corso nonché Maestro Elementare a tutti gli effetti (anche dei nostri). Iniziando con la promessa di alcune lezioni in cui impartire dei primi rudimenti, grazie alla grande simpatia ed energia di Tullio, si decise poi di proseguire con un preciso progetto, provare a formare un vero coro a quattro voci maschili. Il pensiero comune però era che non si fosse ancorati unicamente alla tradizione corale trentina, ma di esplorare e liberi sperimentare di sperimentare altri generi e contaminazioni musicali. Si formò cosi un direttivo, si coinvolsero altri cantori, si cercò una sede si delineo un repertorio, e ci si diede il nome LIBERA CORALITA' CLESIANA.
Così dopo un anno nel 1999 arrivammo, non senza difficoltà, al nostro primo concerto, invitati ad una rassegna pre natalizia.

IL CORO OGGi

Nell'autunno del 2023 il Maestro Alberto Nicolodi assume, con grande entusiasmo, la direzione artistica del coro subentrando al compianto Maestro Tullio Lorenzoni. Grazie alla innata empatia di Alberto, alla sua vasta esperienza musicale e canora unita alla sua grande passione, il progetto Libera Coralità Clesiana prosegue e proseguirà...

Libera coralita' clesiana - le storie

bepi de marzi

Si può dire che fù amore a prima vista, quando nei nostri primi anni partecipammo ad un suo workshop a Bressanone; consapevoli che sarebbe rimasto platonico in quanto per noi inarrivabile. Ma così non fù, qualche anno dopo conoscemmo Ivano da Garniga (al quale saremmo eternamente grati) , anche lui corista e amante dei canti di Bepi, che ci presentò una sua idea a dir poco folle: un concerto nella isolata chiesetta di San Osvaldo nella sua piccola Garniga Terme, sulle pendici del  monte Bondone, con la semi-sconosciuta Coralità Clesiana che canta Bepi De Marzi presentati dallo stesso. 

Si instaurò così una grande e reciproca amicizia, consolidata negli anni a venire con parecchi incontri con lui, e talvolta con i suoi Crodaioli, che venne che sancita, in modo istituzionale,  con il conferimento della Cittadinanza Onoraria di Cles al nostro caro Bepi.

Ricordiamo ancora con stupore quando venne a Cles accompagnato dal "Coro con Amore", proveniente dalla Finlandia che interpretava i suoi canti alla perfezione.


collaborazioni con 
Miscele d'aria factory

Incontrammo Carlo nella sede della Federazione dei Cori, invitati a partecipare alla presentazione del progetto Montagne Migranti, un Opera  Colossal in stile Musical sulla trama dei canti di montagna, noi aderimmo senza indugio.
Grazie alla amministrazione comunale, riuscimmo a portarlo in replica a Cles come spettacolo inaugurale dell'allora nuovo Polo scolastico di Cles, fù un successo.
La collaborazione con Miscele d'Aria ha poi proseguito su altri progetti, ricordiamo l'esperienza del light show "Rulli di Luce" nella suggestiva cornice di Forte Ponzacchio, (ultima delle fortezza austro-ungariche) dove gli effetti luce di Mariano perfettamente sincronizzati con i canti con le musiche e le letture narravano la visione futuristica della Grande Guerra, immersi nel silenzio della notte (in quanto gli spettatori erano dotati di cuffia WiFi!).




Cori HarmoNixen e Troubadix

Rifugio Graffer, "Suoni delle dolomiti" (non ricordo l'anno) vanno in scena Elio e i "Tenores di Naoneli" (coro sardo), non si può mancare. Finito il concerto tappa obbligata al rifugio, essendo noi in 4 cantori intoniamo la Montanara, in breve siamo circondati da una ventina di "todeschi" che la cantano (meglio di noi), tra una birra e un canto ci scambiamo gli indirizzi. La primavera seguente siamo invitati a Mosbach nel  Baden-Württemberg (DE) ad un concerto con i loro cori Troubadix e HarmoNixen. Le occasioni di incontro si sono poi susseguite nel tempo.